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Caratterizzazione e validazione di prebiotici e probiotici

Caratterizzazione e validazione di prebiotici e probiotici

FEM2-Ambiente si propone sul mercato come partner nello sviluppo di prebiotici, probiotici e integratori alimentari.

Effettuiamo analisi per l’identificazione genetica di batteri, microrganismi, probiotici e prebiotici e, in accordo con le aziende, possiamo valutare un’eventuale caratterizzazione del ceppo batterico.

Effettuiamo inoltre l’analisi per la valutazione dell’efficacia di prodotti a base di probiotici e prebiotici per la definizione, la validazione o il miglioramento delle formulazioni studiate.

Sviluppo, definizione e validazione di nuovi prodotti da immettere sul mercato

Questa analisi si basa su specifiche regioni del DNA batterico (es.: gene 16S rRNA, gene glucosio-6-fosfato isomerasi) per identificare in modo univoco la specie di interesse e distinguerla da specie/ceppi affini.

L’analisi molecolare è supportata da un’indagine bioinformatica che permette di quantificare la differenza del microrganismo oggetto di studio dagli altri.

È possibile, su richiesta del cliente, valutare anche alcune proprietà specifiche del ceppo come la resistenza ad antibiotici e a stress abiotici, la produzione di specifici metaboliti o la sua stabilità di crescita e di riproduzione.

Analisi della composizione e della formulazione di prodotti già presenti sul mercato

Mediante l’analisi Real-time PCR (qPCR) è possibile rilevare e quantificare una determinata specie/ceppo batterico all’interno di miscele formulate, prodotti alimentari (es. latticini) e integratori per verificare e quantificare la composizione probiotica del prodotto in analisi, anche in risposta a variabili ambientali e temporali o a strategie di conservazione.

Valutazione dell’efficacia e della persistenza di batteri probiotici e prebiotici in campioni biologici

Dopo la somministrazione del probiotico è possibile rilevare e quantificare la presenza del batterio nell’organo target, analizzando campioni biologici provenienti da tale comparto (campioni fecali, tamponi vaginali, facciali, orali, etc.). Per esempio, nel caso dell’intestino è possibile quantificare la presenza del/dei probiotici in campioni fecali.

Un’analisi Real-time PCR (qPCR) permette non solo di effettuare un’analisi quantitativa ma anche di determinare variazioni nel tempo. Tale indagine consente di stimare l’efficacia delle formulazioni in termini di numerosità e persistenza di batteri attivi.

Valutazione dell’efficacia e della persistenza di batteri probiotici sul microbioma completo di un organo target

Per ottenere una risposta più completa ed esaustiva in termini di effetti di un prodotto, l’approccio più idoneo risulta essere l’analisi dell’intera comunità batterica (microbioma) dell’organo target.

Attraverso tecniche di metagenomica lo staff di FEM2-Ambiente è in grado di pianificare, realizzare e interpretare i risultati molecolari di uno studio su volontari sottoposti al trattamento con il prodotto in analisi.

Una valutazione critica del dato può permettere di verificare numerosi elementi del prodotto testato, dalla semplice persistenza alla capacità di modificare in modo consistente l’ecosistema microbico dell’organo target.

Verifica degli effetti benefici dei prebiotici e probiotici sul microbioma di un organo target

Integratori alimentari, alimenti funzionali, prebiotici e probiotici possono perturbare il microbioma intestinale, o di altri organi, favorendo lo sviluppo di batteri ‘buoni’ e contrastando la crescita di patogeni. A seconda delle caratteristiche e degli effetti previsti del prodotto è possibile valutare la presenza di specifiche classi batteriche con effetti benefici per l’organismo.

La loro quantificazione e il loro monitoraggio temporale consentono di fornire informazioni chiave sull’efficacia del prodotto su specifici organi target. Tali dati sono correlati a effetti positivi, come il rafforzamento delle difese immunitarie, la riduzione di fenomeni infiammatori, etc.

Inoltre, le informazioni ottenute possono essere corredate da indagini specifiche su marker biochimici, come la presenza di immunostimolanti, antiossidanti, etc.